venerdì 31 maggio 2013
giovedì 30 maggio 2013
E ORA...
PINOCCHIA
ON THE ROAD!
WORK IN PROGRESS.....
LA BUGIA NON E' VIOLENZA, MA NORMAL SOPRAVVIVENZA!!!
AHI AHI AHI!!!
ON THE ROAD!
WORK IN PROGRESS.....
LA BUGIA NON E' VIOLENZA, MA NORMAL SOPRAVVIVENZA!!!
AHI AHI AHI!!!
mercoledì 29 maggio 2013
LABORATORIO TEATRALE PER BAMBINI "W IL PROGRESSO"
Laboratorio Teatro Educativo "W IL PRoGreSso!" a Nova Siri — Nova Siri
Dettagli dell'Annuncio
Corso di teatro per allievi dai 10 ai 12 anni utilizzando il linguaggio teatrale in tutte le sue espressioni: uso della voce, del corpo, della fantasia, per crescere e educare con finire alla messa in scena di un lavorosocialmente e culturalmente costruttivo. Iscrizioni presso GRUPPO GIANO TEATRO tel. 3335035256. Durata da settembre 2013 a dicembre 2013 con messa in scena dello spettacolo " W IL PRoGreSso!".
LA LETTERA ANONIMA
di Aldo
e Carlo Giuffré
Personaggi:
ANDREA
ANTONIO
CATERINA, moglie di Andrea
ATTO UNICO
In scena c’è Andrea che sta parlando a telefono con Antonio. Antonio ha
rimorchiato due ragazze che sono disposte ad uscire con loro e dà appuntamento
ad Andrea a casa sua. Andrea riattacca il telefono. Entra la moglie.
CATERINA - Caro sei pronto,
dobbiamo andare a teatro.
ANDREA - A teatro? Ma non è
possibile! Me ne sono dimenticato.
CATERINA - Ma come io due
settimane fa ho comprato i biglietti per la prima alla Scala, e tu te ne dimentichi?
ANDREA - E che ci posso fare,
amoruccio mio, mi sono proprio dimenticato… ormai!
CATERINA - Comunque non è
tardi, se ti vesti ce la facciamo abbondantemente.
ANDREA - Sì, ma non ci posso
venire.
CATERINA - E perché?
ANDREA - Perché… mi sono
dimenticato… sì, di prendere lo smoking in lavanderia, e non vorrai che vada
alla scala come uno straccione!
CATERINA - Amoruccio mio, la
tua mogliettina sai cosa ha fatto sta mattina? È andata a fare la spesa, è passata
in lavanderia e ha ritirato il tuo smoking.
ANDREA - E se lo hai ritirato…
ah, ecco, non possiamo andare perché… ho la macchina dal meccanico.
CATERINA - Amoruccio mio, la
tua mogliettina sai cosa ha fatto sta mattina? È andata a fare la spesa, è passata
dal meccanico e ha ritirato anche l’auto.
ANDREA - Ma tu la spesa come la
fanno le altre non la sai fare? Sì, ma tu non hai proprio cuore! Ma come puoi
andare a Teatro quando il nostro gattino, Puffi, non è ancora rientrato! Chissà
dove sarà adesso…
CATERINA - Amoruccio mio, ma tu
non sai che Puffi stava in calore, è uscito ha consumato ed è rientrato.
ANDREA - Quello non è un gatto,
è un coniglio.
CATERINA - Vabbè amoruccio,
niente scuse… Adesso io ti vado a fare dei servizi e ti preparo un bel caffè,
così tu nel frattempo ti prepari, e al mio ritorno ti fai trovare pronto. (Caterina esce. Andrea parla da solo e
aspetta Antonio pensando a come risolvere il problema. Bussano alla porta)
ANDREA - Vieni avanti, cretino.
ANTONIO - Buona sera, forza dai
muoviti, ci sono quelle due che ci aspettano dentro il Merdeces.
ANDREA - Dentro a cosa?
ANTONIO - Nel Merdeces.
ANDREA - E che è?
ANTONIO - Quello con quattro
ruote, il volante e il mirino avanti.
ANDREA - Il Mercedes, si dice
Mercedes.
ANTONIO - Vabbè, non so’ mai
stato bravo in inglese, comunque ci aspettano.
ANDREA - E non è possibile.
ANTONIO - Uomo di poca fede, te
lo dico io, ci aspettano giù nella Mercentes.
ANDREA - Mercedes, Mercedes!
Comunque, dicevo, non è possibile, perché mia moglie vuole andare a teatro.
ANTONIO - E falla andare.
ANDREA - Cretino, vuole che ci
vada pure io.
ANTONIO - Ah, ma allora è un
problema! Vuol dire che mi sacrificherò per te, con tutte e due nel Merce…
Mercien… Merden… dint’’a machina.
ANDREA - Bel sacrificio! Ma no,
ci voglio venire pure io. Qui bisogna trovare un escamotage, aiutami. (Antonio mima come se chiamasse un gatto)
Ma dove lo cerchi, per terra?
ANTONIO - Ah, è un uccello…
pio, pio, pio.
ANDREA - Cretino, non sai che
cos’è uno escamotage? L’escamotage è una scusa.
ANTONIO - E parla italiano,
dici scusa, scusa.
ANDREA - Ecco ho trovato,
scriviamo una lettera anonima.
ANTONIO - Ma come? Con le
ragazze in macchina, tu scrivi una lettera anonima? Che poi chi è
quest’anonimo?
ANDREA - La lettera anonima è
una lettera che non si firma.
ANTONIO - E che la si scrive a
fare?
ANDREA - Io nella lettera
scriverò che mia moglie mi tradisce.
ANTONIO - Poverino, mi
dispiace, e quando è stato?
ANDREA - Ma no, è uno scherzo.
ANTONIO - Ah, è uno scherzo?
Però stai attento quando passi sotto le porte, non si sa mai. (segno delle corna)
ANDREA - Fidati, e non perdiamo
tempo, prendi carta e penna e scrivi. (Antonio
prende la carta e la penna e butta tutto ciò che è sul tavolo per terra, inizia
la lettera)
ANDREA - La data.
ANTONIO - Quando?
ANDREA - Oggi.
ANTONIO - Sei un cornuto
fresco.
ANDREA - Oggi, 12/6/99.
ANTONIO - Cornuto e preciso.
ANDREA - Mio caro amico…
ANTONIO - Bello quest’inizio.
ANDREA - No, forse è meglio
Amico mio caro…
ANTONIO - Sì, pure questo è
bello.
ANDREA - No, Caro amico, e il
mio dove lo metto?
ANTONIO - Lo so io dove te lo
devi mettere….
ANDREA - Cretino, scrivi: Ti
informo…
ANTONIO - Ti inforno…
ANDREA - Ti informo.
ANTONIO - Ti inforno…
ANDREA - Ti informo, non come
infornare un pollo, informo, con tre gambe.
ANTONIO - Ah, un pollo e mezzo.
ANDREA - Ti informo che tua
moglie…
ANTONIO - Che tua moie.
ANDREA - Che tua moglie.
ANTONIO - Che tua moie.
ANDREA - Tua moglie col GL.
ANTONIO - Ha cambiato macchina?
ANDREA - Ti tradisce…
ANTONIO - Bella puttana!
ANDREA - Cretino, è per finta.
ANTONIO - Dicono tutti così.
ANDREA - Adesso ci vuole una
parola chiave, una parola che faccia colpo.
ANTONIO - Bomba!
ANDREA - Ma no, una parola che
faccia breccia.
ANTONIO - Porta Pia.
ANDREA - Ma no, una parola che
faccia effetto.
ANTONIO - Falqui.
ANDREA - E che centra?
ANTONIO - Fa effetto, fa
effetto.
ANDREA - Ignomignosamente. (pausa) Ignomignosamente. (Antonio è immobile) Ignomignosa… ma lo
sai scrivere?
ANTONIO - Insomma…
ANDREA - Vabbe, te lo detto io,
scrivi: i-gno-mi-gno…
ANTONIO - …tta.
ANDREA - Ma no, i-gno-mi-gno…
ANTONIO - …tta.
ANDREA - Ma no, ma che dici!
ANTONIO - Sai, pensavo a tua
moglie…
ANDREA - Non pensare scrivi:
i-gno-migno-tta… ma cosa mi fai dire!
ANTONIO - Hai pensato a tua
moglie.
ANDREA - Scrivi, ignomigno…
senza tta, …samente lo sai scrivere?
ANTONIO - Basta che ti guardo.
ANDREA - Cretino, scrivi: Con
un altro uomo.
ANTONIO - Con un altro uomo.
ANDREA - Con un altro uomo.
ANTONIO - Due!
ANDREA - Con un altro uomo.
ANTONIO - Un altro, tre.
ANDREA - Con un altro uomo.
ANTONIO - Quattro, ma che
faceva, le orgiate tua moglie?
ANDREA - Ma quali quattro, uno
solo.
ANTONIO - Uno solo quattro
volte, non ci sembra tua moglie.
ANDREA - Ma che dici, pezzo
d’imbecille. Andiamo avanti, scusa…
ANTONIO - No, non esiste, mi
sono offeso.
ANDREA - Scusa.
ANTONIO - Ti ho detto di no.
ANDREA - Scusa.
ANTONIO - Non accetto le tue
scuse, io quando sono offeso, sono offeso.
ANDREA - Cretino, lo devi
scrivere, Scusa.
ANTONIO - Ah, ma è una scusa
letteraria.
ANDREA - Eh già, io poi
chiedevo scusa a te.
ANTONIO - Ma io che ne so…
ANDREA - Scusa se non mi firmo,
ma intendo mantenere l’anonimato.
ANTONIO - Mantenere l’ano… (pernacchia)
ANDREA - E cos’è questo?
ANTONIO - L’ano-animato.
ANDREA - Cretino tutto
attaccato.
ANTONIO - (smorfia di sforzo) Tutto attaccato non mi viene.
ANDREA - Imbecille, scrivi:
anonimato.
ANTONIO - Anomalato.
ANDREA - Neanche questo sai
scrivere! Ti detto, scrivi: a-no…
ANTONIO - E dove devo scrivere?
ANDREA - Qua. (indicando il foglio)
ANTONIO - Va bene.
ANDREA - A-no…
ANDREA - E due… (continuano a soggetto per minimo tre volte)
ANDREA - Guarda che sei proprio
beota.
ANTONIO - Beota, a me, non me
l’ha mai detto nessuno. Guarda, io adesso mi informo, lo vado a leggere sulla Enciclopidia,
ma se è quello che penso io, non rispondo dei miei nervi e mi arrabbio.
ANDREA - Hai finito?
ANTONIO - Sì.
ANDREA - Continuiamo che è
meglio. Scrivi: Firmato un amico.
ANTONIO - Firmato Raffaele.
ANDREA - E chi è?
ANTONIO - Un mio amico.
ANDREA - Ma no, firmato un
amico che non conosci.
ANTONIO - Firmato Pasquale.
ANDREA - E chi è?
ANTONIO - E chi lo conosce.
ANDREA - Sei proprio un
cretino, almeno così non ti offendi. Comunque, prendi questa lettera e mettitela…
ANTONIO - No, no te la metti tu
in quel posto.
ANDREA - Ma no, intendevo dire
in un posto sicuro, mo’ adesso tu ti vai a nascondere di là. Eh sì, però ci
vorrebbe un parola chiave, aiutami a trovare la chiave.
ANTONIO - Ma che testa che hai,
perdi sempre tutto.
ANDREA - Ma no, ho trovato: tu
adesso vai di là, poi viene mia moglie, che nel frattempo mi avrà portato il
caffè, e io nell’assaggiarlo dirò: “Ah, come è buono questo caffè”. Tu entri e
dici: “C’è una lettera anonima per te!” Hai capito?
ANTONIO - Non c’è male.
ANDREA - Entra mia moglie,
assaggio, ah come è buono questo caffè e tu: c’è una lettera anonima per te.
ANTONIO - Va bene. (non convinto)
ANDREA - Ecco mia moglie, vai. (Entra Caterina con la tazzina di caffè)
CATERINA - Amoruucio, il caffè.
ANDREA - Grazie amore. (assaggia) Come è buono questo caffè! (Antonio non entra) Quant’è buono questo
caffè! (questa scena va avanti a soggetto
fino a che Andrea non va a picchiare Antonio che è nascosto. Antonio entra e
dimenticandosi della lettera saluta Caterina. Andrea riprende) Come è buono
questo caffè!
ANTONIO - Ah, è buono?
ANDREA - Sì, è proprio buono.
ANTONIO - E fammelo assaggiare.
ANDREA - (bisbigliando) Cretino, la lettera.
ANTONIO - Ah sì! (sorpreso) Oh, che strano, c’è una
lettera anomala per te.
ANDREA - Anonima, una lettera
anonima!!! E chi l’avrà mai scritta?
ANTONIO - Io, poco fa.
ANDREA - (tappando la bocca ad Antonio) Sarà sicuramente un amico… (a parte) Anche se ancora per poco. (legge la lettera) La data, oggi 12/6/99
è un cornuto fresco e preciso. Mio caro amico, amico mio caro, caro amico, e il
mio dove lo metto? Ti inforno un pollo e mezzo che tua moglie col GL perché ha
cambiato macchina ti tradisce. Tu mi tradisci?
CATERINA - No, mai…
ANDREA - Oh, perché rompesti il
talamo nuziale!
ANTONIO - Perché rompesti le
tavole di Nunziata.
ANDREA - Tu, donna indegna!
ANTONIO - Tu donna, insegni?
Fai ‘a maestra?
ANDREA - Tu donna fedifraga e
concubina.
ANTONIO - Tu, donna frigorifero
di una cucina.
ANDREA - Io ti credevo Cornelia
la madre dei Gracchi.
ANTONIO - Io ti credevo Carmela
la madre di Craxi.
ANDREA - Invece non sei neanche
Messalina.
ANTONIO - Invece non sei
neanche Cicciolina.
ANDREA - Altro dirti non posso,
perché ho un nodo nella strozza.
ANTONIO - Altro dirti non
pozzo, perché sei una stronza.
ANDREA - Tu mi hai tradito?
CATERINA - No.
ANDREA - Sì.
CATERINA - No.
ANDREA - Sì.
CATERINA - Sì, ma una volta
sola.
ANDREA - Tu davvero mi hai
tradito?
CATERINA - Sì.
ANDREA - E con chi?
CATERINA - Con lui. (indicando Antonio)
SIPARIO
giovedì 16 maggio 2013
mercoledì 15 maggio 2013
martedì 14 maggio 2013
IO PENSO POSITIVO! A CAMPAGNA IN CAMPANIA IN OTTIMA COMPAGNIA!!
martedì 7 maggio 2013
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